DISTURBI


Le forme cliniche in cui la sofferenza psicologica può manifestarsi vengono convenzionalmente descritte e raggruppate come Disturbi più o meno duraturi nel tempo, insorti nell’ infanzia, nell’adolescenza o nell’età adulta. Di seguito, allo scopo di generale illustrazione, vengono descritti i principali quadri clinici, sottolineando come la psicoterapia psicoanalitica affronti i sintomi nell'ottica di un processo di cambiamento della personalità che avviene attraverso la progressiva comprensione della natura e del significato delle proprie difficoltà.

DIFFICOLTA’ RELATIVE ALL’ANSIA (DISTURBI D’ANSIA, FOBIE, PANICO)

L’ansia è una delle emozioni di base degli esseri umani, una reazione primaria rispetto ad un pericolo, reale o immaginario. La presenza tuttavia di tale vissuto in forma pervasiva, cronica, con incidenza nell’ambito lavorativo, relazionale e sociale indica la necessità di una valutazione. Le manifestazioni generali di ansia patologica includono sintomi respiratori (dispnea, tosse, sbadigli etc.), sintomi cardio-vascolari (palpitazioni, tachicardia), sintomi digestivi (spasmi gastrici, intestinali, nausea, vomito, diarrea), sintomi muscolari (spasmi, tensione cronica di origine non organica), sintomi sensoriali e cutanei (parestesie, iperestesie, prurito), disturbi del sonno (insonnia, risvegli notturni, incubi)

Le condizioni di ansia patologica tendono a organizzarsi in strutture nevrotiche più definite: fobie, stati di panico, manifestazioni ossessivo-compulsive.

Fobie, ovvero paure irragionevoli e persistenti di situazioni o oggetti che vengono evitate o affrontate con forte ansia e disagio. Si ricordano l’agorafobia, la claustrofobia, le fobie sociali, le fobie specifiche.

Attacchi di panico, ovvero improvvisa ed intensa ansia con vissuto catastrofico, come paura di morire o di impazzire, tachicardia, sensazione di mancanza d’aria, tremore, agitazione. Può comparire senza preavviso, in situazioni prive di agenti stressanti esterni.

Disturbo ossessivo-compulsivo. Si caratterizza dal carattere forzato (compulsivo) di sentimenti, idee e comportamenti. Sono molto presenti temi e preoccupazioni per la pulizia, per l’ordine, e la ripetuta verifica di aver eseguito un determinato comportamento, con il dubbio persistente di non averlo fatto. Si strutturano così complesse sequenze di comportamenti, detti rituali, con il carattere dell’incoercibilità.

DIFFICOLTA’ RELATIVE AGLI AFFETTI O DEL TONO DELL’UMORE (DISTURBI AFFETTIVI, DEPRESSIONE).


La Depressione è una patologia dell'umore caratterizzato da un insieme di sintomi che compromettono il comportamento di una persona nella vita sociale, familiare, lavorativa


La Depressione   viene tradizionalmente diagnosticata in presenza di alcuni sintomi prevalenti: 1. rallentamento psicomotorio, ovvero un rallentamento della ideazione, della motricità, del vissuto dello scorrere del tempo; 2. disturbi emotivi, ovvero tristezza, pianto, disperazione, noia, mancanza di interesse; 3. disturbi del sonno, come insonnia, risvegli notturni, incubi; 4. disturbi fisici, come astenia, dolori vaghi di origine non organica; 5. vissuti di impotenza o incapacità; 6. rabbia e presenza di comportamenti  auto o etero-aggressivi, come l’assunzione di alcol o droghe, eccessiva assunzione di cibo, comportamenti violenti, idee o comportamenti suicidari.


Nell’ambito dei Disturbi Affettivi vengono distinti alcuni quadri clinici, a seconda dell’intensità e della persistenza nel tempo dei sintomi: Depressione Maggiore, Disturbo Distimico, Disturbo Bipolare.


Gli studi recenti relativi alle cause dei disturbi affettivi sottolineano l’interazione di fattori neurobiologici e genetici, fattori ambientali (familiari, sociali, economici) e la presenza nella storia dell’individuo di perdite, lutti, traumi.


 

DIFFICOLTA’ RELATIVE ALLA SESSUALITA’ (PARAFILIE, DISFUNZIONI SESSUALI DI NATURA PSICOGENA)

Le Parafilie, o perversioni, sono condizioni che comportano nella vita sessuale la presenza di fantasie e comportamenti atipici, situazioni insolite. Tali fantasie o comportamenti non devono essere necessariamente considerate di rilevanza clinica. Esse lo diventano quando provocano disagio significativo, o arrecano danno, a se stessi o agli altri. Le più comuni parafilie descritte sono l’esibizionismo, il feticismo, il masochismo, il sadismo, il travestitismo, il voyerismo. Vengono definite Disfunzioni Sessuali quelle condizioni in cui vi sono difficoltà per l’individuo nella gestione del desiderio, dell’eccitazione e dell’orgasmo, come nella disfunzione erettile nell’uomo o nella frigidità femminile.

DISTURBI CORRELATI A EVENTI TRAUMATICI E STRESSANTI, DISTURBI DISSOCIATIVI


Nella vita delle persone l’esperienza di eventi traumatici, come ad esempio perdite improvvise, incidenti, malattie gravi etc., è una condizione piuttosto comune. Le reazioni degli individui, tuttavia, possono essere molto diverse. La compresenza in una persona di una vulnerabilità su base genetica e di avversità vissute nell’infanzia, possono concorre in età adulta allo sviluppo del Disturbo Post-traumatico da Stress. che comporta la presenza dei seguenti sintomi: 1. sintomi intrusivi (rivivere l’evento traumatico), 2. sintomi di evitamento, 3. pensieri ed emozioni negativi, 4. alterazione dell’arausal e della reattività. Un altro tipo di reazione consiste in un forte ricorso al meccanismo della dissociazioni, ovvero una mancata integrazione di aspetti della percezione, della memoria, dell’identità e della coscienza. Tale condizione caratterizza i Disturbi dissociativi. La dissociazione è un tentativo dell’individuo di distaccarsi dall’esperienza traumatica e di compartimentalizzarla in modo da non renderla accessibile alla coscienza.

DISTURBI DI PERSONALTA’

Da un punto di vista descrittivo un disturbo di personalità è definito come un modello abituale di esperienza o comportamento che si manifesta in almeno due delle seguenti aree: esperienza cognitiva, esperienza affettiva, funzionamento interpersonale e controllo degli impulsi. Il modello deve presentarsi in un'ampia gamma di situazioni sociali e comportare una condizione di disagio personale, sociale e lavorativo clinicamente significativa, anche se questo non sempre viene riconosciuto dall’individuo. Basandosi sui sintomi osservabili, sempre rimanendo al solo livello descrittivo, vengono di seguito riportati i principali Disturbi di Personalità descritti in letteratura.

Disturbo Paranoide, caratterizzato da diffidenza e sospettosità che inducono la persona a interpretare le motivazioni degli altri come malevole per se stesso o per le persone care. Sono presenti in maniera rigida pensieri fissi di persecuzione, timori di danneggiamento, paura di essere tradito. 

Disturbo Schizoide, caratterizzato da chiusura in sé stessi o senso di lontananza, elusività o freddezza. La persona tende all’isolamento oppure ha relazioni formali o superficiali, evitando il coinvolgimento in relazioni intime e mostrando chiusura, blocco emotivo, distacco.

Disturbo Borderline, caratterizzato da difficoltà di modulare le emozioni, la frequente presenza di rabbia, l'allarme per un senso di minaccia spesso presente, senso di solitudine, comportamenti impulsivi, difficoltà nell’avere una immagine stabile di sé e degli altri, la ripetizioni di modalità di relazione conflittuali con gli altri, difficoltà nella mentalizzazione, ovvero nella capacità di rappresentare i propri e gli altrui stati mentali (emozioni, intenzioni, credenze),.

Disturbo Narcisistico, caratterizzato da un forte senso di importanza di se stesso, attese di essere ammirato dagli altri, resenza di comportamenti arroganti, presuntuosi. Risulta difficile comprendere i sentimenti e le necessità degli altri. Può essere presente, al contrario, un forte senso di fragilità e bisogno di evitamento di situazioni sociali.

Disturbo Isterico e Istrionico, comporta un sentirsi a disagio se non si è al centro dell’attenzione, emozioni rapidamente mutevoli, drammatizzazione nelle manifestazioni delle emozioni, comportamenti seduttivi inappropriati.

Disturbo Evitante, è caratterizzato da forte inibizione sociale, sentimenti di inadeguatezza, timore del giudizio degli altri e di essere criticati.

Disturbo Dipendente, caratterizzato da forte necessità di essere accuditi, aiutati, di avere sostegno. E' presente un forte timore delle separazioni, una forte sensazione di essere indifeso ed incapace.
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